Motociclette Crocker
Dalle strade trafficate di Los Angeles, California, è emerso uno dei nomi più venerati nella storia delle motociclette americane: Crocker. Fondato da Al Crocker, un motociclista e designer esperto, il breve ma significativo viaggio del marchio dal 1934 al 1941 ha lasciato un segno indelebile nel settore motociclistico. Noto per i suoi design innovativi e l'ingegneria eccezionale, Crocker Motorcycles è una testimonianza dell'ingegnosità e della passione del suo fondatore e del suo team.
Al Crocker: il visionario dietro il marchio
Il viaggio di Al Crocker nel mondo delle motociclette iniziò all'inizio del XX secolo con Thor, dove perfezionò le sue capacità di pilota e progettista. La sua carriera progredì attraverso ruoli significativi, tra cui un periodo come rappresentante di Kansas City per Indian Motorcycles. Nel 1928, Crocker acquisì il franchising Indian per Los Angeles, California. Qui assunse Paul Bigsby, un giovane e brillante ingegnere/progettista, e insieme intrapresero una missione per creare macchine da corsa che avrebbero ridefinito gli standard delle prestazioni.
Corridori di Speedway e Singoli 500cc
La prima incursione di Crocker Motorcycles nel mondo delle corse ha coinvolto piloti di speedway equipaggiati con motori Indian Scout 750cc V-twin. Tuttavia, rendendosi conto che le macchine più leggere e monocilindriche erano più adatte alle corse in cortocircuito, Crocker ha spostato l'attenzione sulla costruzione di monocilindriche a valvole in testa da 500cc. Queste motociclette presentavano un magnete a ingranaggi davanti al cilindro e un carburatore Amal a doppio galleggiante, producendo circa 40 cavalli in un pacchetto da 240 libbre (109 kg). Pilotate da star dello speedway come Jack e Cordy Milne, queste moto hanno dimostrato un notevole successo, anche se alla fine hanno perso la gara dei cavalli a favore di Motore JAP britannico.
Il gemello sportivo
Imperterrito, Crocker rivolse la sua attenzione alla creazione di un bicilindrico sportivo, che culminò con lo sviluppo del primo lotto di bicilindrici a V da 1000 cc. Questi motori emi-testa sono disposti a 90 gradi con molle delle valvole esposte, condiviso un comune tubo di spinta. Con un rapporto di compressione di 7,5:1, il motore generava 50 cavalli a 5800 giri/min e la motocicletta pesava solo 480 libbre (218 kg). L'uso innovativo dell'alluminio da parte di Crocker per i carter motore, i serbatoi del carburante e altri componenti, abbinato a un robusto equipaggiamento da corsa, ha messo in mostra l'impegno del marchio per prestazioni e durata.
Competizione e sfide
Nonostante la progettazione superiore, Crocker affrontò una dura concorrenza. Nel 1936, Harley-Davidson introdusse la Knucklehead da 1000 cc, una macchina di produzione che, sebbene più pesante e meno potente della Crocker, beneficiò della consolidata reputazione e dell'ampia copertura stampa di Harley-Davidson. Inoltre, la Harley-Davidson Knucklehead era circa $150 più economica della Crocker twin costruita su misura, ostacolando ulteriormente la penetrazione di mercato di Crocker.
L'eredità e lo spirito duraturo
Alla fine, furono costruite meno di 100 Crocker V-twin e il marchio non poteva competere indiano o Harley-Davidson sul mercato. Tuttavia, le motociclette di Crocker rappresentavano una testimonianza inconfondibile dello spirito e dell'abilità dei costruttori indipendenti che avevano investito il loro tempo e talento nella creazione di macchine superiori. Nonostante non avessero ottenuto successo commerciale, il lavoro di Crocker dimostrava cosa si poteva realizzare con dedizione e innovazione.
Tra il 1939 e il 1943, Crocker si avventurò anche nella costruzione dell'elegante scooter Scootabout, anche se non vide una produzione a lungo termine. Il contributo di Al Crocker al motociclismo americano fu profondo, spaziando tra i ruoli di pilota, ingegnere, rivenditore, imprenditore e progettista. Sebbene sperasse che Indian avrebbe acquisito i diritti di produzione del suo bicilindrico a valvole in testa, la seconda guerra mondiale intervenne, bloccando ulteriori sviluppi. Al Crocker si ritirò dopo la guerra e morì nel 1961 all'età di 79 anni.
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